Perché le case in legno sono antisismiche
Tra le caratteristiche delle costruzioni in legno viene spesso menzionata la loro sicurezza in chiave antisismica. La capacità di resistere ai terremoti è infatti una delle peculiarità degli edifici con struttura in legno, che sotto questo aspetto possono offrire garanzie che le costruzioni in edilizia tradizionale non sempre sono in grado di assicurare. Vediamo perché.
I requisiti delle case antisismiche
Sappiamo purtroppo bene, per ragioni anche recenti di cronaca, che l’Italia è un Paese a rischio sismico con zone di pericolosità elevata o alta soprattutto nel centro e nel nord-est della penisola, in particolare in corrispondenza della dorsale appenninica (fonte: Ingv).
Come conseguenza di questo, la Normativa Tecnica di riferimento per le costruzioni (NTC 2018) impone
disposizioni specifiche per la progettazione, la realizzazione e il collaudo degli edifici, tali da renderli antisismici. Per essere antisismico un fabbricato non deve subire danni significativi in caso di terremoti di intensità medio-bassa, mentre deve evitare di crollare se si verifica un terremoto particolarmente violento.
Risulta perciò necessaria una progettazione mirata che garantisca un’elevata capacità di resistenza alle forze generate dal sisma.
Il legno per la costruzione di edifici antisismici
La scelta dei materiali con cui costruire può essere un fattore molto importante per realizzare un edificio in
grado di resistere ai terremoti. Il legno è da considerare un ottimo materiale antisismico in virtù delle sue caratteristiche: la leggerezza, che comporta masse ridotte e di conseguenza forze sismiche minori rispetto a calcestruzzo, muratura e acciaio; la resistenza, che per il legno strutturale è garantita come per gli altri materiali da costruzione; l’elasticità, dato che strutture molto rigide sono interessate da forze sismiche maggiori rispetto a strutture flessibili e deformabili. Oltre alle proprietà citate, un concetto molto importante legato alle strutture in legno è quello della duttilità, ossia la capacità di dissipare l’energia trasferita dal sisma attraverso deformazioni plastiche; pur essendo il legno un materiale a comportamento fragile per alcuni stati di sollecitazione, nelle strutture in legno è possibile raggiungere elevati livelli di duttilità mediante l’utilizzo di connessioni meccaniche con elementi metallici (piastre, viti, chiodi, bulloni) che collegano i vari elementi strutturali.
L’utilizzo del legno, associato a una progettazione corretta e mirata, permette a progettisti e costruttori di ottenere edifici robusti, elastici e leggeri, conformi a quanto prescritto nelle Norme e in grado di resistere alle azioni generate da un terremoto.
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